Il Mausoleo di Augusto ha riaperto al pubblico, dopo lunghi anni di restauro.
Romani e turisti possono tornare ad ammirare il Mausoleo voluto dall’imperatore Augusto per sé e la sua gens, nel cuore dell’antico Campo Marzio.
Noi di YouLocal abbiamo visitato il monumento e siamo onorati di condividere con voi le nostre impressioni!
Il Mausoleo di Augusto: dall’antico Sepolcro alla nuova Piazza.
Lo scorso Marzo, all’esito di un delicato restauro co-finanziato dal Mibact, Roma Capitale e fondazione TIM, il Mausoleo di Augusto è stato restituito alla città.
Il Mausoleo era chiuso addirittura dal 2007 a causa di lunghe indagini archeologiche e inefficienze amministrative. La riapertura rappresenta, dunque, una splendida novità per la fruibilità del patrimonio storico-culturale della nostra amata Roma.
Per festeggiare la novità i romani potranno visitare gratuitamente il Mausoleo fino alla fine dell’anno. La visita sarà invece a pagamento per i non residenti a Roma, secondo le tariffe ridotte previste per il 2021 (€ 4 intero e € 3 ridotto + € 1 di prevendita).
Il prossimo obiettivo dell’amministrazione capitolina è il recupero dell’area circostante il Mausoleo.
Piazza Augusto Imperatore, infatti, sarà sistemata con una nuova pavimentazione nella parte retrostante le chiese di San Rocco e San Girolamo dei Croati.
Il progetto dell’architetto Cellini prevede anche la realizzazione di una cavea che avrà la duplice funzione di abbassare l’attuale piano di calpestio della piazza fino a quello del Mausoleo (l’ingresso principale al monumento si trova proprio su quel lato) e di creare un nuovo spazio di aggregazione.
Infine procedono anche i lavori di restauro di uno dei tre grandi edifici razionalisti che si affacciano sulla piazza, dove sarà presto ospitato un hotel della catena Bulgari.
Insomma si sta cercando di riorganizzare una piazza che non ha mai trovato una vera identità dopo il controverso intervento realizzato negli anni ’30 per “liberare” il Mausoleo di Augusto e l’area circostante.
Il Mausoleo e la Propaganda Augustea nel Campo Marzio.
Lasciando un momento da parte le vicende legate al ventennio e alla propaganda mussoliniana, è tuttavia interessante notare come una connotazione propagandistica abbia permeato di sé il Mausoleo di Augusto fin dalla nascita.
L’enorme sepolcro, infatti, si inseriva in un progetto finalizzato alla legittimazione dell’imperatore.
Con la battaglia di Azio del 31 a.c. Augusto si era liberato di Marco Antonio, ultimo contendente alla leadership dopo il caos seguito alla morte di Cesare. Adesso il suo impegno si rivolgeva tanto alla fondazione del nuovo impero quanto alla costruzione della propria immagine di Pater Patriae (titolo che gli sarà formalmente attribuito dal Senato il 2 a.c.).
In quest’ottica l’area del Campo Marzio si prestava perfettamente al progetto di Augusto, sia per motivi logistici che per ragioni ideologiche.
All’epoca, infatti, il Campo Marzio era un’ampia pianura non urbanizzata, subito a nord delle mura cittadine. Era un’area destinata alle esercitazioni militari e per questo dedicata a Marte, Dio della Guerra.
Dunque, un’area sacra. Anzi, doppiamente sacra. Infatti proprio nel cuore del Campo Marzio sarebbe avvenuta l’ascensione di Romolo al cielo. Secondo la tradizione, dopo la morte il mitico fondatore sarebbe stato accolto tra gli Dei come Dio Quirino, protettore del popolo di Roma.
Quale posto migliore per posizionare il sepolcro di un imperatore che si poneva in diretta continuità con il fondatore di Roma?
Il progetto di Augusto per il Campo Marzio non si limitava al solo Mausoleo.
A breve distanza gli uni dagli altri, infatti, l’imperatore fece erigere una serie di ulteriori edifici: il Pantheon (nel luogo esatto dell’ascensione di Romolo), l’Horologium Augusti, l’Ara Pacis e le Terme di Agrippa (primo impianto termale pubblico della città).
L’area fu inoltre bonificata e raggiunta da un nuovo acquedotto costruito dallo stesso Agrippa per alimentare le terme: l’Aqua Virgo.
Insomma, il progetto di Augusto prevedeva delle costruzioni dal potente valore simbolico, attraverso cui l’imperatore affermava la sua autorità, giurava fedeltà al popolo di Roma e lo invitava -al contempo- ad affidargli i suoi destini.
Sempre in questa prospettiva, proprio in prossimità dell’ingresso al Mausoleo furono collocate le tavole bronzee delle Res Gestae, il cui testo è oggi inciso sul muro del vicino Museo dell’Ara Pacis.
Il Mausoleo di Augusto: una storia di duemila anni.
L’idea di un sepolcro dinastico prese forma nell’immaginario di Augusto durante un viaggio ad Alessandria d’Egitto, dove l’imperatore ebbe modo di ammirare la tomba di Alessandro Magno.
Così, poco più che trentenne, Augusto decise di costruire il mausoleo circolare più grande di Roma (e dell’intero occidente), destinato ad accogliere le sue ceneri e quelle dei membri della gens Iulia.
Discendenti di Marte e Venere -oltre che dei leggendari Enea e Romolo- Augusto e i suoi familiari non potevano certo accontentarsi di una tomba come le altre. Serviva un’opera monumentale e unica per ospitare la gens che più di tutte avrebbe segnato il destino di Roma.
Il monumento fu progettato con dimensioni colossali: circa 90 metri di diametro per 40 di altezza massima. La struttura presentava tre cilindri concentrici rivestiti in marmo e ricoperti di terra e alberi sempreverdi.
Il più alto dei cilindri si trovava al centro e conteneva al suo interno la cella sepolcrale.
Il Mausoleo svolse di fatto la sua funzione per tutto il I secolo d.c. accogliendo le ceneri di Augusto e degli altri imperatori della dinastia giulio-claudia, ad esclusione dello scomodo Nerone.
Le urne di Tiberio, Caligola e Claudio trovarono posto accanto a quella di Augusto. Ma anche altri eminenti familiari del Divo vennero accolti nel sepolcro; tra gli altri, la seconda moglie Livia, la sorella Ottavia, l’amato nipote Marcello e il fido Agrippa.
Le preziose urne sono scomparse nel corso dei secoli, ma una parte dei basamenti è ancora visibile all’interno della zona sepolcrale.
Secondo le ipotesi più accreditate l’urna di Augusto era ospitata esattamente al centro della cella sepolcrale, cui si accedeva percorrendo gli imponenti corridoi anulari che caratterizzavano la struttura.
Gli ultimi imperatori che trovarono dimora nel Mausoleo furono Vespasiano e Nerva (entrambi, probabilmente, solo per un breve periodo). Traiano, invece, venne tumulato nel basamento della meravigliosa colonna a lui dedicata nel cuore del Foro Traianeo.
Adriano, poi, decise di edificare un nuovo, magnifico mausoleo sull’altra sponda del Tevere, a breve distanza da quello di Augusto.
Proprio questa scelta segnò la storia del nostro monumento, che andò sostanzialmente in disuso nel corso del II-III secolo d.c. fino alle tragiche spoliazioni medievali che lo privarono dei suoi eleganti marmi e degli altri ornamenti che lo impreziosivano.
Anche i due grandi obelischi posizionati dinanzi all’ingresso del Mausoleo caddero. Furono ricomposti e issati di nuovo secoli più tardi; uno alle spalle di Santa Maria Maggiore (1587) e l’altro in Piazza del Quirinale (1783).
Delle vicende che interessarono il monumento nel corso dell’alto medioevo sappiamo poco o niente, perché oscura è la storia di Roma in quei secoli.
Abbiamo nuove notizie del Mausoleo di Augusto solo a partire dal 1200, quando la potente famiglia Colonna si impossessò dello scheletro del monumento per edificarci sopra una delle sue residenze-fortezza.
Nei secoli successivi il Mausoleo fu trasformato per andare incontro alle esigenze più disparate dei suoi numerosi proprietari. Da giardino rinascimentale della famiglia Soderini ad arena per le corride, prima, e per le giostre delle bufale, poi.
Nel corso dell’800, poi, il Mausoleo ospitò a lungo i fochetti (spettacoli pirotecnici) e altri eventi, prima di essere trasformato nel Teatro Correa, poi ristrutturato e ampliato nel 1907 per diventare una delle più grandi ed eleganti sale da concerti d’Europa: l’Auditorium Augusteo.
Durante il ventennio fascista, l’Auditorium fu smantellato per riportare alla luce i resti dell’antico sepolcro augusteo.
In realtà l’intera area -come già successo per i Fori Imperiali- fu oggetto di violente demolizioni, con l’obiettivo di eliminare tutte le strutture che mettevano in ombra la gloriosa storia di Roma imperiale, di cui il Duce si proclamava nuovo interprete.
Da qui la nota apologia del “piccone demolitore” e della necessità di portare i monumenti della città antica a “giganteggiare nella necessaria solitudine”.
Il risultato fu criticato da molti per avere irrimediabilmente lacerato il tessuto urbanistico rinascimentale di Roma e sacrificato edifici storici sull’altare della propaganda fascista.
Visita il Mausoleo di Augusto con YouLocal!
All’esito di questo excursus sulla storia del Mausoleo di Augusto ci auguriamo di aver soddisfatto qualche curiosità dei nostri lettori, e di averne suscitate altre.
Siamo a disposizione di tutti gli amanti di Roma per approfondire la conoscenza di uno dei monumenti più significativi della città.
Non esitate a contattarci per organizzare una visita guidata del Mausoleo di Augusto e degli altri luoghi legati alla memoria del primo imperatore di Roma.
A presto!
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Tutte le informazioni per visitare il Mausoleo di Augusto:
- Indirizzo: Piazza Augusto Imperatore, 00186 – Roma
- Orari: lunedì-domenica, ore 9-19 (ultimo ingresso 17.30). Prenotazione obbligatoria online e ingresso contingentato ogni ora (max 10 persone per volta)
- Biglietti e Prenotazioni: https://www.mausoleodiaugusto.it/
- Website: http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/mausoleo_di_augusto