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Villa Farnesina mostra Raffaello: le Logge di Galatea e Psiche

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Villa Farnesina riapre le porte al pubblico con una splendida mostra dedicata agli affreschi di Raffaello.

La mostra offre una prospettiva nuova sul lavoro del Divin Pittore, ripercorrendo la storia del “Trionfo di Galatea” e della “Loggia di Amore e Psiche” alla luce di recenti studi condotti sulle due opere.

La mostra -intitolata “Raffaello in Villa Farnesina. Galatea e Psiche”- sarà visitabile fino al 6 Gennaio 2021.

La Mostra di Raffaello a Villa Farnesina: riscoprire il Divin Pittore

La Mostra di Raffaello a Villa Farnesina si inserisce in una serie di eventi programmati a Roma per celebrare i 500 anni dalla morte del Divin Pittore.

Anche questo evento -come già la bellissima Mostra Raffaello 1520 – 1483 alle Scuderie del Quirinale- ha subito forti limitazioni e modifiche a causa delle note vicende legate al Covid.

Così, inizialmente programmata per la primavera, la Mostra a Villa Farnesina è stata inaugurata solo da pochi giorni, con ingressi contingentati.

La buona notizia è che, in occasione della Mostra, la Villa sarà aperta al pubblico tutti i giorni e con orari più estesi (normalmente è visitabile solo il sabato e in fasce orarie molto ristrette).

Inoltre, i visitatori potranno usufruire di un imponente apparato informativo per apprezzare a pieno gli affreschi di Raffaello alla luce dei recenti studi condotti sulle sue opere.

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Lo splendido soffitto della Loggia di Amore e Psiche a Villa Farnesina

Villa Farnesina: il sogno Rinascimentale di Agostino Chigi

La Mostra di Raffaello, a cura di Antonio Sgamellotti e Virginia Lapenta, è allestita nelle splendide sale di Villa Farnesina, uno dei massimi capolavori del Rinascimento a Roma.

La Villa fu progettata agli inizi del ‘500 da Baldassarre Peruzzi per Agostino Chigi -ricco banchiere e illuminato mecenate senese- che desiderava un luogo di pace sulle sponde del Tevere.

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Veduta di Villa Farnesina in una stampa settecentesca di Giuseppe Vasi

In quegli anni il baricentro del Rinascimento italiano si spostava da Firenze a Roma, dove confluivano i più grandi artisti dell’epoca, richiamati dalla corte papale e dall’aristocrazia locale.

Oltre a Peruzzi, grandissimo architetto e pittore, pensiamo a Bramante, Michelangelo e Raffaello stesso.

Proprio al genio urbinate i Papi Giulio II e Leone X affidarono importanti incarichi legati alla nuova Basilica di San Pietro e alla decorazione delle Stanze Vaticane.

Impegnatissimo su questi progetti, nei dodici anni trascorsi a Roma Raffaello si occupò poco delle committenze private, principalmente delegate agli artisti della sua bottega.

Il Divin Pittore riservò tuttavia maggiori attenzioni ad Agostino Chigi, cui era legato da un rapporto di stima e amicizia, oltre che dal profondo amore per l’arte classica, cui Villa Farnesina è ispirata.

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La facciata principale di Villa Farnesina presenta due avamposti laterali che abbracciano il corpo centrale della struttura, dove -al piano terra- si trova la preziosa Loggia di Amore e Psiche (foto: Anna Pakutina/Shutterstock)

I principali cicli pittorici della Villa sono ispirati ai miti classici e l’intervento di Raffaello si inserisce perfettamente in questo progetto con la creazione di due capolavori assoluti: il Trionfo di Galatea e la Loggia di Amore e Psiche.

I capolavori di Raffaello in Mostra a Villa Farnesina

Il Trionfo di Galatea si trova al pian terreno di Villa Farnesina, nella loggia adiacente all’ingresso della Mostra.

L’opera è posizionata sotto una lunetta di Sebastiano del Piombo e a fianco del Polifemo dello stesso artista. Lo schema architettonico della sala e gli affreschi sul soffitto sono invece opera di Baldassarre Peruzzi.

Nei progetti iniziali, le pareti della Loggia dovevano essere decorate da altre scene della storia della ninfa, mai completate. Per questo i due affreschi esistenti non raffigurano gli eventi principali delle sue storie, ma solo l’apoteosi della ninfa sotto lo sguardo impotente dell’innamorato Polifemo, che osserva dal riquadro attiguo.

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La Galatea di Raffaello con a fianco il Polifemo di Sebastiano Del Piombo

Galatea cavalca un cocchio a forma di conchiglia trainato da due delfini e guidato dal fanciullo Palemone.

La scena è movimentata da un festoso corteo di divinità marine e tre amorini nell’atto di scagliare dardi amorosi verso la ninfa. Un quarto putto -cui è rivolto il casto sguardo della ninfa- tiene un fascio di frecce nascosto dietro una nuvola, a simboleggiare la castità dell’amore platonico.

L’accurato riesame dell’affresco ha permesso di comprendere tecniche e tempistiche dell’intervento di Raffaello e dei suoi allievi. Inoltre, tra i materiali utilizzati è emerso un pigmento -noto come “blu egizio“- che si riteneva scomparso con il tramonto della cultura greco-romana (di cui invece il Divin Pittore conosceva la segreta ricetta!).

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Nella torsione del corpo di Galatea l’opera di Raffaello è influenzata dallo stile del “rivale” Michelangelo

L’altra grande opera di Raffaello a Villa Farnesina è la Loggia di Amore e Psiche, che all’epoca rappresentava l’ingresso principale alla dimora di Agostino Chigi. Dal rigoglioso giardino si accedeva alla villa tramite un’ampia scalinata, in buona parte scomparsa.

In occasione del suo matrimonio con Francesca Ordeaschi, Chigi chiese all’amico Raffaello di decorare la Loggia dove intendeva ospitare il banchetto nuziale, alla presenza della più alta aristocrazia dell’epoca.

La sala doveva essere sfarzosa e unica, e Raffaello ideò una soluzione che dilatasse ulteriormente l’ambiente collegandolo visivamente al giardino antistante. Il risultato è ottenuto con un intreccio di meravigliosi festoni che creano una perfetta osmosi tra l’interno e l’esterno della Villa, e -allo stesso tempo- incorniciano con eleganza le scene del ciclo pittorico ispirato al mito di Psiche.

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In questo pennacchio con un puttino al centro si possono apprezzare i festoni ideati da Raffaello e realizzati con magistrale precisione da Giovanni da Udine

Il ciclo si divide in due grandi storie centrali che simulano arazzi tesi, dieci pennacchi in corrispondenza dei pilastri e quattordici vele sopra gli archi.

Il mito -tratto dalle Metamorfosi di Apuleio– racconta della mortale e bellissima Psiche che diventa sposa di Amore senza tuttavia conoscere la natura divina del marito, che le si presenta solo nell’oscurità della notte.

Scoperta la sua identità, prima di potersi ricongiungere al divino consorte, Psiche è costretta a cimentarsi in una serie di prove, al termine delle quali otterrà l’immortalità.

Il lieto fine della favola è rappresentato sul soffitto della Loggia.

Sulla destra si trova “Il Concilio degli Dei“, riuniti per decidere se accogliere o meno Psiche tra di loro.

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Giove, attento e pensieroso, presiede il Concilio in cui si deciderà del destino di Psiche

Tutte le divinità dell’Olimpo (e alcuni Eroi) assistono al Concilio, incentrato sulla figura di Giove sulla destra. Sul lato opposto Psiche chiude la sequenza mentre riceve finalmente da Mercurio la coppa con il nettare dell’immortalità.

Sulla sinistra è dipinto il grande “Banchetto Nuziale“, che suggella l’amore eterno tra Psiche ed Eros.

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Amore e Psiche -sulla destra accanto a Bacco e sotto le tre Grazie- sono finalmente accolti tra gli Dei dell’Olimpo

I due sposi si scambiano sguardi amorosi, circondati da tutti gli Dei, in una scena idilliaca e ben augurante per il matrimonio tra Agostino Chigi e la sua amata.

Per i più curiosi, in occasione della Mostra a Villa Farnesina è stata realizzata una ricostruzione digitale della Loggia, che permette di apprezzare i dettagli più minuti del capolavoro che Raffaello realizzò insieme ai suoi migliori collaboratori (in primis Giulio Romano, Giovanni da Udine e Giovan Francesco Penni).

Villa Farnesina celebra Raffaello a 500 anni dalla sua morte

“Per te che vieni qui, quello che ti sembra brutto per me è bellissimo: se ti piace, resta, se non ti piace vai pure via; comunque grazie” – così recita un’iscrizione latina nel giardino di Villa Farnesina.

Su questa frase vi lasciamo, invitandovi a visitare presto la Mostra.

Un’ultima nota: oltre alla Mostra in corso, Villa Farnesina avrebbe dovuto ospitare anche una seconda Mostra legata alle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello: “Raffaello e l’Antico nella Villa di Agostino Chigi”. A causa di problemi logistici legati all’emergenza Covid, la Mostra è stata posticipata alla Primavera del 2021.

Vi terremo aggiornati come sempre; nel frattempo vi consigliamo di contattarci se volete programmare una visita privata della Mostra in corso, con le nostre guide specializzate sull’opera di Raffaello!

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Tutte le informazioni per visitare la Mostra di Raffaello a Villa Farnesina:

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