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Banksy in Mostra a Roma al Chiostro del Bramante

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Banksy in mostra a Roma!

Il Chiostro del Bramante ha inaugurato da pochi giorni una mostra interamente dedicata al misterioso artista inglese.

Oltre 100 opere saranno in mostra fino all’11 Aprile nelle splendide sale cinquecentesche del complesso di Santa Maria della Pace.

Dal Rinascimento alla Street Art: Roma è anche questo.

Buona lettura!

La Mostra di Banksy a Roma

La mostra di Banksy a Roma è stata inaugurata l’8 Settembre e -nonostante i tempi di Covid- i visitatori sono numerosi ed entusiasti.

Alla curiosità per le opere del più noto (ignoto) street artist internazionale, si aggiunge il piacere di visitare i meravigliosi ambienti del Chiostro del Bramante, uno degli spazi espositivi più affascinanti di Roma.

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L’ingresso del Chiostro del Bramante è adiacente alla Chiesa di Santa Maria della Pace, a pochi passi da Piazza Navona

Così -da Romani- ci teniamo a spendere due parole proprio sul Chiostro…prima di addentrarci nel percorso della mostra di Banksy.

Non ce ne voglia il visionario artista inglese!

Il Chiostro del Bramante: da convento rinascimentale a innovativo spazio museale

Le opere di Banksy sono ospitate in uno dei complessi più preziosi del Rinascimento romano.

La Chiesa di Santa Maria della Pace -infatti- risale alla fine del ‘400 e ospita opere di Raffaello, Baldassarre Peruzzi, Rosso Fiorentino e altri artisti straordinari dell’epoca.

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La struttura rinascimentale di Santa Maria della Pace è stata restaurata e ampliata a metà ‘600 da Pietro da Cortona, che ridisegnò anche la facciata della Chiesa e l’intera area su cui affaccia l’edificio, trasformandola in una delle piazze più suggestive del Barocco romano

Nei primissimi anni del ‘500, accanto alla Chiesa è sorto un importante convento, commissionato dal cardinale Oliviero Carafa e progettato dal genio di Donato Bramante.

Le sale e le celle del convento si articolano attorno a un magnifico chiostro, con il quale il Bramante -rielaborando schemi classici dell’architettura romana- influenzò l’intero corso dell’arte rinascimentale.

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L’atmosfera raccolta e gli effetti di luci e ombre creati dalle linee del Bramante trasmettono al visitatore una confortevole sensazione di armonia

Il Chiostro ha rappresentato per lunghi secoli un luogo di preghiera e contemplazione, prima di trasformarsi in uno spazio espositivo vivace e innovativo, tra i più interessanti di Roma.

Alla vocazione religiosa si è così sovrapposta una missione culturale nuova, e la struttura ha ospitato negli ultimi anni grandi mostre internazionali, prima di aprire le porte ad uno dei più influenti street artists al mondo: il misterioso Banksy.

Le opere di Banksy in mostra al Chiostro del Bramante

La mostra di Banksy a Roma propone opere in prestito da numerose collezioni private, che coprono un ventennio di attività dell’artista, a partire dagli anni 2000.

I temi trattati sono molteplici e uno dei più ricorrenti riguarda la critica alle degenerazioni della società capitalistica, condotta da Banksy attraverso l’uso spietato della satira e la strumentalizzazione di icone universalmente riconosciute.

L’artista britannico non risparmia nemmeno l’immagine di Cristo, al centro di un’opera controversa esposta nelle sale del Chiostro del Bramante.

In “Christ with Shopping Bags”, infatti, l’iconografia tradizionale della crocifissione è reinterpretata riempendo di regali di Natale (!) il Cristo morente.

Una critica feroce alla cultura del consumismo e allo svuotamento di valori della società contemporanea.

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“Christ with Shopping Bags”, Banksy, 2004

La produzione di Banksy -provocatoria ed estrema- si avvale spesso di icone forti per lanciare messaggi politici e di critica sociale, che colpiscono l’immaginario con la precisione di un colpo di fucile.

Molte opere di questo tipo sono in mostra a Roma, e una delle più potenti -a nostro avviso- è quella ispirata alla celebre foto di Nick Ut, che immortalò una bimba in fuga dai bombardamenti al napalm durante la guerra in Vietnam.

Nell’opera di Banksy la fuga della bimba si trasforma in un’agghiacciante parata, asetticamente officiata da Mickey Mouse e Ronald McDonald!

In questo caso, alla critica del consumismo si aggiunge la condanna del militarismo, altro tema caro allo street artist britannico.

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“Napalm”, Banksy, 2004. I sorrisi posticci di due personaggi simbolo del consumismo costringono la disperazione della piccola vittima a un surreale silenzio.

Tornando un momento al nostro amato Chiostro, avvicinandovi all’ingresso della mostra di Banksy noterete che quasi tutte le lunette progettate dal Bramante ospitano delicati affreschi con storie della vita di Maria.

Il chiostro, infatti -così come l’intero complesso di Santa Maria della Pace- è dedicato alla Vergine Maria, in particolare ad un’icona miracolosa che avrebbe sanguinato in questo luogo.

Per uno strano gioco del destino, proprio Maria -massima icona e simbolo occidentale di “maternità”- è bersaglio di un’altra opera di Banksy.

Con fare amorevole e protettivo, la Vergine allatta il suo bimbo con un biberon carico di sostanze tossiche (e valori sbagliati, ci verrebbe da aggiungere).

Un altro “ribaltamento semantico” che disorienta e stordisce.

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Toxic Mary, serigrafia su carta. Banksy, 2003

Vi accorgerete che nelle opere di Banksy in mostra le contraddizioni sono tante e spiazzano di continuo l’osservatore, ma l’obiettivo dell’artista è proprio questo. Riutilizzare icone consolidate per sovvertirne il significato e lanciare nuovi messaggi che mettono in discussione il “sistema”.

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“Love is in the air” o “Flower thrower” è una delle opere più celebri in mostra. Ispirata al movimento pacifista del ’68, l’opera è stata declinata negli anni in diverse versioni e contesti, non da ultimo nella forma di un grande murale apparso nel 2003 in Palestina

Poesia e protesta negli stencil di Banksy in Mostra a Roma

Tra le opere più interessanti di Banksy in mostra a Roma ci sono alcuni stencil, strettamente associati all’immagine dell’artista britannico.

E’ proprio grazie allo stencil, infatti, che Banksy ha sviluppato uno stile originale e altamente identificativo, che gli ha permesso di sopperire anche a qualche limite legato all’uso della “bomboletta” (…”facevo proprio schifo con la bomboletta, così ho cominciato a ritagliare stencil” avrebbe dichiarato l’artista!).

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“Girl with Ballon” è una delle opere più note di Banksy, in mostra a Roma proprio nella sala di ingresso al Chiostro del Bramante

Lo stencil si è rivelato uno strumento molto versatile nella produzione di Banksy, adatto sia per composizioni delicate e poetiche come “Girl with Ballon”, che per opere più ciniche come “Bomb Middle England”, dove innocui vecchietti della middle class inglese appaiono impegnati in una tranquilla partita di bocce.

Con un pò più di attenzione, però, ci si accorge che le sfere lanciate non sono semplici bocce, ma bombe rotolanti pronte ad esplodere.

Meglio non fidarsi troppo dell’apparente tranquillità borghese e dei suoi passatempo…!

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“Bomb Middle England”, Banksy, 2002

Lo stencil è utilizzato spesso nella street art anche per altre ragioni. Infatti, permettendo di imprimere immagini su un qualsiasi supporto in pochi istanti, si rivela una tecnica di intervento “rapida e letale”.

Una sorta di tecnica “da guerriglia” che ha permesso a Banksy e a molti altri artisti di strada di mantenere l’anonimato e -se necessario- sfuggire rapidamente al controllo delle forze dell’ordine.

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“Rude Copper” è del 2003 e non ha bisogno di molte didascalie

Pacifismo, anti-militarismo e satira politica

Tornando al tema dell’anti-militarismo -uno dei cavalli di battaglia di Banksy- ci sono altre opere in mostra al Chiostro del Bramante che ci hanno particolarmente colpito.

La prima è “Golf Sale”, dove l’artista inglese reinterpreta una delle immagini più iconiche del ‘900: la foto che ritraeva la protesta non violenta dello studente cinese immobile davanti ai carri armati si trasforma in un surreale invito ad acquistare una Golf.

Una pubblicità commerciale che sembrerebbe amaramente più efficace di qualsiasi messaggio politico.

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“Golf Sale”, Banksy, 2003

Un’altra opera di rilievo è “Applause” -apparsa in occasione della celebre mostra “Barely Legal” del 2005- in cui Banksy usa efficacemente il linguaggio dei mass media per ironizzare sui rituali della guerra.

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“Applause”, Banksy, 2005. 

In altre opere, infine, Banksy rappresenta letali strumenti di morte infiocchettati o “candidamente” regalati ad ignare teenagers.

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Un’inquietante ironia è quasi sempre alla base delle composizioni di Banksy

Gli animali di Banksy si aggirano tra le sale del Chiostro del Bramante

Altri soggetti ricorrenti nell’immaginario di Banksy sono gli animali.

Cani, elefanti, zebre e mosche compaiono spesso in contesti o comportamenti incongrui, che stonano e obbligano alla riflessione.

Ma sono gli animali tradizionalmente meno amati quelli preferiti da Banksy.

Pensiamo in particolare ai ratti, che nell’immaginario dell’artista rappresentano proprio gli street artists.

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Negli stencil dedicati ai ratti, Banksy ha tratto ispirazione dallo street artist Blek le Rat, che negli anni ’80 aveva “infestato” di roditori i muri di Parigi 

“Esistono senza il consenso di nessuno. Sono odiati, braccati, perseguitati. Vivono in silenziosa disperazione tra il sudiciume. E tuttavia sono in grado di mettere in ginocchio intere civiltà” scrive Bansky nel suo libro Wall and Piece, dimostrando una naturale simpatia verso queste creature “underground”.

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“Welcome to Hell”, Banksy, 2004. Un ratto pacifista dall’aria poco pacifica!

Anche le scimmie sono animali cari all’artista inglese, che le utilizza spesso per evocare il rischio di una involuzione della nostra specie e l’incapacità di evolverci nella direzione di ideali più nobili.

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“Monkey Queen” è un’altra opera di Banksy che, nella sua esplicita iconografia, non ha bisogno di molte spiegazioni

Le scimmie sono protagoniste anche di un’altra opera di Banksy -composta ma angosciante- che vede educati primati sostituirsi agli uomini sugli scranni dello storico Parlamento inglese.

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“Devolved Parliament” in mostra al Chiostro del Bramante

L’evoluzione di Banksy: dalla scena underground al palcoscenico mondiale

Nelle ultima sale della mostra di Banksy a Roma sono esposte opere che risalgono agli esordi dell’artista misterioso, e ne rivelano in parte le origini (inglesi e musicali).

Parliamo delle copertine di dischi e vinili disegnate da Banksy per band della scena “underground” di Bristol degli anni ’90.

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Negli anni ’90 e nei primi anni del 2000 Banksy ha realizzato numerose copertine di dischi e cd per band inglesi, inclusi i Massive Attack e i Blur

Un contesto culturale dal quale Banksy sembrerebbe essersi progressivamente emancipato, arrivando ad ironizzare con un velo di malinconia su una forma di protesta stanca, che -svuotata della sua rabbia propulsiva- si trascina in riti stereotipati e “da salotto”.

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In “Grannies” è evidente l’ironia di Banksy sull’attualità della rivoluzione punk

E’ come se Banksy col tempo avesse realizzato che quegli strumenti di protesta non fossero efficaci, e avesse sviluppato un nuovo linguaggio proprio grazie alla Street Art, indossando i panni del supereroe che lotta al fianco dei più deboli per difendere ideali di pace, giustizia e libertà.

Mostra di Banksy a Roma. Un appuntamento da non perdere!

La mostra di Banksy a Roma – inizialmente programmata dal 21 Marzo al 6 Settembre 2020 e poi riprogrammata a causa del Covid – andrà avanti fino ad Aprile 2020 e siamo sicuri che farà parlare di sé.

Aldilà di alcune opere onestamente un pò banali e altre decontestualizzate (la street art nasce su strada per protestare ed esprimere idee fuori dai musei e dai salotti), troviamo che la Mostra permetta di confrontarsi in maniera avvincente con un artista geniale, attraverso immagini dalla densa carica semantica, concentrata in rappresentazioni semplici ma esplosive.

Contattaci per prenotare una visita privata alla mostra di Banksy o un altro dei Nostri Tour alla scoperta delle meraviglie di Roma!

Qui, invece, puoi trovare tutti i nostri approfondimenti sulla Street Art di Roma, quartiere per quartiere.

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Tutte le informazioni per visitare la Mostra di Banksy a Roma:

  • INDIRIZZO: Via della Pace, Roma
  • PROGRAMMAZIONE: 8 Settembre ’20 – 11 Aprile ’21
  • ORARI: La mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19. Il venerdì e il sabato l’apertura è prolungata fino alle 21; la domenica fino alle 20*
  • WEBSITE E PRENOTAZIONI: https://www.chiostrodelbramante.it/post_mostra/banksy/

(*Il prezzo del biglietto varia leggermente a seconda dei giorni e delle fasce orarie. In ogni caso vi consigliamo vivamente di pre-acquistare il biglietto online perchè gli ingressi sono contingentati nel rispetto delle misure di sicurezza legate all’emergenza Covid)

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