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I Giardini di Piazza Vittorio riaprono al pubblico!

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Dopo lunga attesa riaprono al pubblico i Giardini di Piazza Vittorio.

Un patrimonio della città finalmente restituito ai Romani e, in particolare, agli abitanti del Rione Esquilino, orgogliosi di una Piazza-Giardino che non ha eguali al mondo.

Abbiamo visitato i Giardini nel giorno della riapertura e siamo contenti di condividere con voi le nostre impressioni!

I Giardini di Piazza Vittorio: una lunga storia romana

Dopo anni travagliati, incertezze, chiusure e lavori senza fine, i Giardini di Piazza Vittorio hanno finalmente riaperto al pubblico.

L’inaugurazione è avvenuta sabato 31 Ottobre e la Piazza-Giardino più grande di Roma ha ripreso vita con centinaia di visitatori accorsi entusiasti.

Il progetto di restauro è stato realizzato con cura, ripristinando i camminamenti originari dei Giardini, che si sviluppano attorno all’asse Via Carlo Alberto-Via Conte Verde.

Come avrete notato, in quest’area di Roma la toponomastica richiama spesso casa Savoia e il Risorgimento. Piazza Vittorio (Emanuele II), infatti, nasceva subito dopo l’unità d’Italia e la presa di Roma, nel cuore del nuovo Rione Esquilino, il più sabaudo dei quartieri di Roma assieme a Prati.

Si trattava di un Rione elegante e destinato alla nuova classe dirigente che negli anni ’80 e ’90 dell’800 si spostava a Roma per popolare i ministeri, i tribunali e gli altri uffici governativi della nuova capitale del Regno d’Italia.

L’area dell’Esquilino si prestava bene al progetto perchè centrale, vicina alla stazione Termini, e poco urbanizzata. Oggi è difficile da immaginare, infatti, ma tutta la zona tra Santa Maria Maggiore, Santa Croce in Gerusalemme e San Giovanni in Laterano fino a metà ‘800 aveva un aspetto rurale caratterizzato da grandi ville, orti e vigneti.

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Foto di metà ‘800 che ritrae Piazza San Giovanni e, sullo sfondo, Santa Croce in Gerusalemme. Tutta la zona era ancora rurale, prima dell’intensa urbanizzazione post-unitaria (fonte: Roma Sparita)

Il nuovo Rione Esquilino, dunque, stravolse l’aspetto della zona (causando -purtroppo- anche la distruzione di importanti Ville secentesche) e vi impiantò una viabilità moderna, che faceva fulcro proprio su Piazza Vittorio.

La Piazza fu concepita da Gaetano Koch come un grande spazio circondato da palazzi porticati e uno splendido giardino al centro, impreziosito da essenze autoctone alternate a specie esotiche, come si usava all’epoca.

I Giardini di Piazza Vittorio, dedicati al primo Re d’Italia, dovevano essere monumentali e sobri allo stesso tempo. Una monumentalità non fine a sè stessa, ma legata alla funzionalità, in tipico stile sabaudo.

Dunque uno spazio verde dove rilassarsi e socializzare, ma anche uno snodo logistico che garantisse un’efficace collegamento tra le numerose strade del Rione convergenti sulla piazza (ben tredici!).

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Da questa immagine panoramica si apprezza la topografia del Rione Esquilino e la centralità di Piazza Vittorio

Piazza Vittorio nasceva, insomma, come Piazza-Parco con un impianto molto innovativo per la Roma di fine ‘800, che era invece caratterizzata da un’urbanistica meno razionale e funzionale, seppure estremamente affascinante.

Per questo motivo lo stile della Piazza (e dell’intero Rione) non fu ben accetto dalla popolazione locale. E in realtà, ancora oggi, Piazza Vittorio fa storcere il naso a molti romani che non riescono proprio a digerirne lo stile…“troppo torinese”!

Noi non siamo tra questi, e anzi amiamo molto Piazza Vittorio e i suoi eleganti Giardini, nonostante le complesse vicende che hanno attraversato negli ultimi anni e il degrado cui sono stati condannati per troppo tempo.

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Visitatori curiosi alla riapertura dei Giardini di Piazza Vittorio del 31 Ottobre

I Giardini di Piazza Vittorio: un parco prezioso per grandi e piccini

I Giardini di Piazza Vittorio rappresentano uno degli spazi verdi più belli del Rione Esquilino, che in generale non vanta grandi parchi perchè il progetto urbanistico post-unitario prevedeva nella zona un’edilizia intensiva (hanno dimensioni ancora più contenute i Giardini di Piazza Dante e i Giardini di Via Carlo Felice).

La qualità, tuttavia, doveva sopperire alla quantità. Così furono scelte alberature ad alto fusto molto belle, come i platani, le palme e le magnolie – che ancora oggi caratterizzano il parco – cui furono affiancate piante e fioriture più piccole ma altrettanto preziose, incluse rare varietà di rose fatte giungere a Roma dalla Regina Margherita in persona.

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Le splendide alberature dei Giardini di Piazza Vittorio incorniciano i resti dei “Trofei di Mario”

Con il restauro appena completato, l’amministrazione capitolina ha cercato di restituire ai Giardini di Piazza Vittorio l’aspetto che avevano in origine, aggiungendo sistemi di irrigazione più moderni e impianti tecnologici che facilitino eventi e iniziative culturali, per le quali la Piazza si era già contraddistinta in passato (basti pensare alla celebre orchestra di Piazza Vittorio e a numerose rassegne cinematografiche).

Sono state predisposte attrezzature sportive per i più giovani (canestri da basketball e tavoli da ping pong, oltre ad una nuova area giochi per i più piccoli), e un’area recintata per i cani.

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Uno scorcio della nuova area giochi di Piazza Vittorio

La Fontana del Glauco di Mario Rutelli (inizi ‘900) è stata accuratamente restaurata e rimessa in funzione.

Infine l’impianto di illuminazione dei Giardini è stato rinnovato, anche per valorizzare i resti monumentali dei “Trofei di Mario” e della misteriosa “Porta Magica“, nell’area dove ancora oggi scorrazzano i micioni della storica colonia felina di Piazza Vittorio.

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Sulla sinistra il Monumento ai caduti del Rione Esquilino durante la Grande Guerra. Sulla destra, invece, i resti della misteriosa “Porta Magica”, uno degli ingressi secondari alla grande Villa secentesca del Marchese Palombara, abbattuta durante i lavori di edificazione del Rione Esquilino

Dal recupero dei Giardini di Piazza Vittorio al rilancio del Rione Esquilino

Ci auguriamo che la riapertura dei Giardini di Piazza Vittorio possa dare nuovo impulso alla riqualificazione di quest’area del centro storico di Roma, per troppi anni abbandonata all’incuria.

La storia del Rione Equilino lo esige, così come i numerosi comitati di quartiere e le associazioni culturali che si sono confrontate per anni con un’amministrazione locale poco attenta.

Da parte nostra ci impegniamo a far conoscere attraverso il nostro blog e le nostre visite guidate le meraviglie di un quartiere che affonda le radici nell’antica Roma, quando l’area era dominata da splendide ville suburbane e giardini (Horti di Mecenate, Horti Lamiani e Horti Liciniani, su tutti) ed era attraversata dalle possenti strutture degli acquedotti che dalla zona di Porta Maggiore entravano in città.

Un Rione dove compaiono a più riprese tratti delle Mura Serviane e monumenti poco conosciuti ai più (pensiamo all’imponente “Tempio di Minerva Medica” a ridosso della stazione Termini, all’Arco di Gallieno sull’antica Porta Esquilina e al grandioso Complesso Sessoriano con il suo Circo Variano e l’Anfiteatro Castrense, nella zona di Santa Croce in Gerusalemme).

Il Rione Esquilino è un patrimonio per Roma e non solo. Per questo motivo Piazza Vittorio e i suoi Giardini, che ne rappresentano il cuore pulsante, meritano il massimo rispetto.

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Tutte le informazioni per visitare i Giardini di Piazza Vittorio:

  • Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, Roma (cancelli di ingresso sui quattro lati della Piazza)
  • Orari: dall’alba al tramonto (in questi primi mesi l’orario di chiusura è fissato alle 18:00)
  • Maggiori informazioni: Comune di Roma

 

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