La Domus Aurea riapre al pubblico con una Mostra dedicata a Raffaello e al mondo delle Grottesche.
Per l’occasione è stato inaugurato anche il nuovo ingresso alla Domus Aurea dal Parco del Colle Oppio.
La Mostra è in corso dal 23 Giugno e sarà visitabile fino al 7 Gennaio 2022. Da non perdere!
La Mostra di Raffaello e il nuovo ingresso alla Domus Aurea
La mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” ha debuttato con oltre un anno di ritardo rispetto alla programmazione iniziale.
L’inaugurazione, infatti, era prevista per la primavera del 2020 e collegata ad una serie di iniziative per i cinquecento anni dalla morte del Divin Pittore (tra le altre ricordiamo la Mostra Raffaello 1520 – 1483 alle Scuderie del Quirinale e la Mostra Raffaello in Villa Farnesina. Galatea e Psiche, di cui vi abbiamo parlato nel nostro blog).
Come molti altri eventi anche la Mostra alla Domus Aurea ha subito limitazioni e rinvii a causa del Covid. Ma qualche buona notizia c’è!
I mesi di chiusura dell’antica residenza neroniana, infatti, hanno permesso alla Sovrintendenza di procedere più speditamente con i lavori di restauro di numerosi ambienti, che sono oggi visitabili in tutta la loro bellezza.
In occasione della visita, inoltre, i visitatori potranno apprezzare il nuovo ingresso alla Domus Aurea disegnato dall’architetto Stefano Boeri.
Il progetto prevede una scenografica passerella che conduce alla splendida Aula Ottagona, dove è ospitata la Mostra.
Raffaello, la Domus Aurea e l’invenzione delle Grottesche
Con i suoi spettacolari padiglioni, i cortili ariosi, giardini incantati e un susseguirsi infinito di corridoi e porticati, La Domus Aurea copriva una superficie di 80 ettari tra il Palatino, il Celio e l’Esquilino.
Praticamente una città nel cuore della Città Eterna…che ebbe, però, vita brevissima!
Costruita tra il 64 e il 68 d.c., infatti, solo pochi anni dopo il suo completamento la Domus Aurea fu abbandonata e sepolta per cancellare la memoria del suo artefice: l’odiato Nerone.
Così i variopinti marmi della Domus Aurea, le sue statue e le possenti colonne furono rimosse. Tutto il resto fu interrato e utilizzato come fondazione per nuovi edifici pubblici, residenze e giardini.
Insomma un colossale intervento di ripianificazione urbanistica dettato da una precisa volontà politica: riconsegnare al popolo di Roma ciò che Nerone gli aveva “sottratto”.
Per giustizia o demagogia, fu così negato ai posteri il privilegio di conoscere una delle dimore più grandiose mai costruite dall’uomo.
La memoria della Domus Aurea fu dunque cancellata per lunghi secoli.
Solo alla fine del ‘400 una parte dei suoi ambienti fu riscoperta, quando intrepidi curiosi cominciarono a calarsi nelle viscere del Colle Oppio.
Richiamati dal fragore della scoperta, accorsero anche numerosi artisti dell’epoca.
Alcuni di loro segneranno la storia del Rinascimento italiano: Pinturicchio, Filippo Lippi e Raffaello, su tutti.
Gli artisti -muniti di torce, carta e carboncino- si calavano nelle profondità della Domus attratti dai colori ancora vivi degli affreschi che decoravano queste “grotte”.
Restavano incantati da pitture naturalistiche alternate a strane figure mitologiche. E ancora, decori geometrici combinati ad immagini surreali, dai colori intensi.
Qualcosa di mai visto prima. Misterioso, onirico, magico. “Grottesco”, come si sarebbe detto di lì a poco con riferimento agli ambienti bui in cui queste opere antiche ritrovavano la luce.
Raffaello, guidato dal suo amore per la pittura e la riscoperta dell’antico, portò avanti uno studio sistematico di queste opere, cercando di decodificarne lo stile.
La prima riproduzione delle grottesche fu realizzata dal Divin Pittore sulle pareti di una “stufetta” (stanzino da bagno) e di una loggetta nell’appartamento privato del Cardinal Bibbiena, all’interno del Palazzo Apostolico del Vaticano.
In questi spazi Raffaello non si limitò a riproporre lo stile a grottesca, ma ricreò -per primo- un intero sistema decorativo “all’antica”, composto da affreschi, stucchi, rilievi e marmi policromi.
L’ Aula Ottagona celebra Raffaello e la memoria della Domus Aurea
“Si tratta di una mostra fatta soprattutto di luci e proiezioni, che evoca la riscoperta al lume delle torce delle antiche grottesche, circondate da un buio intenso”.
Così, attorno all’ambiente centrale della Sala Ottagona si alternano filmati e immagini che ripercorrono la storia delle grottesche, dalla riscoperta di Raffaello ai giorni nostri.
Per contestualizzare al meglio la Mostra dedicata a Raffaello (del quale in realtà non sono esposte opere originali), consigliamo di acquistare il biglietto che include anche la visita della Domus Aurea.
Come sempre vi invitiamo a contattarci per maggiori informazioni sulla Mostra in corso, o per organizzare una visita guidata privata alle sale della meravigliosa Domus Aurea!
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Tutte le informazioni per visitare la Mostra di Raffaello alla Domus Aurea:
- Indirizzo: Domus Aurea – Parco del Colle Oppio, Roma
- Date: 23 Giugno 2021 – 7 Gennaio 2022
- Orari e Biglietti: 1) Visita accompagnata alla Mostra: dal lunedì al giovedì, dalle 9:00 alle 17:30 (ingresso da Via Serapide). Biglietto intero: 12€, Biglietto ridotto: 9€, Diritti di Prevendita: 1€ | 2) Visita guidata alla Domus Aurea e alla Mostra: dal venerdì alla domenica, dalle 9:30 alle 16:45 (ingresso da Via della Domus Aurea). Biglietto intero: 18€, Biglietto ridotto: 15€, Diritti di Prevendita: 1€. Visite disponibili in italiano e inglese.
- Prenotazione: obbligatoria online sul sito di Coop Culture
- Website: https://raffaellodomusaurea.it/
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