Dopo dieci anni riaprono al pubblico i Giardini di Piazza Dante!
La bella notizia è arrivata proprio sul finire dell’anno e abbiamo avuto da poco l’occasione di visitare i Giardini restaurati.
Come sempre siamo lieti di condividere con voi le nostre prime impressioni, ripercorrendo la storia di questo piccolo grande Parco nel cuore dell’Esquilino.
Buona lettura!
I Giardini di Piazza Dante: cento anni di storia italiana
A pochi giorni dal Natale arriva un bel regalo per il Rione Esquilino: riaprono i Giardini di Piazza Dante!
L’inaugurazione è avvenuta in sordina, ma la novità è importante perchè viene restituito al pubblico uno spazio verde chiuso da oltre dieci anni.
Così, a soli due mesi dalla riapertura dei Giardini di Piazza Vittorio, un altro splendido parco viene restituito finalmente alla cittadinanza. Un parco le cui vicende si intrecciano profondamente con la storia contemporanea di Roma.
Ripercorriamole insieme!
La prima costruzione dei Giardini risale agli anni ’20, quando fu sistemata a verde pubblico la Piazza antistante il monumentale palazzo delle Casse di Risparmio Postali, inaugurato nel 1914.
L’instabilità politica del tempo, tuttavia, non permise ai Romani di godere a lungo del nuovo giardino. Il Paese fu trascinato nuovamente in guerra e proprio nel corso del secondo conflitto mondiale il Governo decise di costruire in quest’area un grande rifugio antiaereo per proteggere la popolazione dai raid delle forze alleate.
Ovviamente anche il Parco ne risentì e numerose piante vennero rimosse per permettere la costruzione del rifugio.
La situazione si normalizzò gradualmente con la fine della guerra.
Negli anni della ricostruzione i Giardini di Piazza Dante ospitarono il “mercato americano“, di cui vi presentiamo una rara foto d’epoca.
Facciamo un passo avanti fino agli anni ’80, quando il volto di Piazza Dante – e di tutto il Rione Esquilino – è mutato profondamente.
Numerose comunità di migranti dal Nord Africa, dal Medio Oriente, dall’India, dal Pakistan, dal Bangladesh, e -soprattutto- dalla Cina, si sono insediate nella zona.
Nel giro di pochi anni l’Esquilino si è trasformato nel quartiere più multi-etnico di Roma, con tutte le contraddizioni generate da fenomeni migratori così rapidi (e poco governati).
Gli storici Parchi e i Giardini del Rione hanno vissuto anni difficili, di degrado, tensioni e bivacco.
Pensiamo al Parco del Colle Oppio (ancora oggi in stato di semi-abbandono), ai Giardini di Piazza Vittorio (di recente recuperati e riaperti al pubblico) e ai Giardini di Piazza Dante, per l’appunto.
All’inizio degli anni ’90 i nostri Giardini sono stati ridisegnati per armonizzarli con l’innalzamento del piano stradale legato alla ristrutturazione della Centrale Enel ospitata nei locali dell’ex rifugio antiaereo.
Purtroppo, però, la situazione non è migliorata dal punto di vista della sicurezza e del decoro, così Piazza Dante e i suoi Giardini sono precipitati di nuovo nel degrado.
Pochi anni più tardi l’Amministrazione comunale ha deciso di chiudere completamente il Parco e di metterlo al servizio del cantiere avviato per la ristrutturazione del palazzo delle Casse di Risparmio Postali, individuato nel 2008 come sede unificata dei Servizi Segreti italiani.
Il nuovo palazzo è stato inaugurato a Maggio del 2019, ma è trascorso un altro anno e mezzo per ultimare il restauro dei Giardini di Piazza Dante.
I Giardini di Piazza Dante: un parco prezioso per il Rione Esquilino
I Giardini di Piazza Dante rappresentano uno degli spazi verdi più belli del Rione Esquilino, che in generale non vanta grandi parchi perché il progetto urbanistico post-unitario prevedeva nella zona un’edilizia intensiva (hanno dimensioni piuttosto contenute anche i Giardini di Piazza Vittorio e i Giardini di Via Carlo Felice).
Di fatto a Piazza Dante la qualità sopperisce alla quantità.
Il piccolo Parco ospita eleganti alberature ad alto fusto e preziosi esemplari di cycas, yucche e carrubi.
Il disegno della pavimentazione, raffigurante una rosa dei venti realizzata in cotto e travertino, riproduce la pianta del vecchio rifugio antiaereo (fonte: turismoroma.it).
I nuovi camminamenti attraversano sinuosamente il prato all’inglese collegando le diverse aree del Parco in maniera sobria e armoniosa.
Con il restauro appena completato, l’Amministrazione capitolina ha cercato di restituire ai Giardini di Piazza Dante l’aspetto che avevano in origine, aggiungendo sistemi di irrigazione più moderni e un impianto di illuminazione tecnologicamente avanzato, che richiama al contempo lo stile anni ’20 del Parco.
Infine è stata predisposta un’area giochi per i bimbi, ben distribuita e attrezzata.
Piazza Dante: un altro tassello per il rilancio del Rione Esquilino
Ci auguriamo che la riapertura dei Giardini di Piazza Dante possa dare ulteriore impulso alla riqualificazione del Rione Esquilino, per troppi anni abbandonato all’incuria.
La storia del Rione lo esige, così come i numerosi comitati di quartiere e le associazioni culturali che si sono confrontate per anni con un’amministrazione locale poco attenta.
Da parte nostra ci impegniamo a far conoscere attraverso il nostro blog e le nostre visite guidate le meraviglie di un quartiere che affonda le radici nell’antica Roma, quando l’area era dominata da splendide ville suburbane e giardini (Horti di Mecenate, Horti Lamiani e Horti Liciniani, su tutti) ed era attraversata dalle possenti strutture degli acquedotti che dalla zona di Porta Maggiore entravano in città.
Un Rione dove compaiono a più riprese tratti delle Mura Serviane e monumenti poco conosciuti ai più (pensiamo all’imponente “Tempio di Minerva Medica” a ridosso della stazione Termini, all’Arco di Gallieno sull’antica Porta Esquilina e al grandioso Complesso Sessoriano con il suo Circo Variano e l’Anfiteatro Castrense, nella zona di Santa Croce in Gerusalemme).
Il Rione Esquilino è un patrimonio per Roma e non solo: prendiamocene cura!
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Tutte le informazioni per visitare i Giardini di Piazza Dante:
- Indirizzo: Piazza Dante, 00185 – Roma (cancelli di ingresso sui quattro lati della Piazza)
- Orari: dall’alba al tramonto (in questi primi mesi l’orario di chiusura è fissato alle 18:00)
- Maggiori informazioni: turismoroma.it